Domenica, 26 Dicembre 2010 II giorno dell’ottava di Natale, Santo Stefano, primo martire (Cattolici; Anglicani) At 6,8-7,2a; 7,51-8,4; Sal 30 (31); 2Tm 3,16-4,8; Mt 17,24-27 oppure Gv 15,18-22 «Annuncia la Parola, insisti.., ammonisci, rimprovera, esorta…». (2 Tm 4,2) L’esortazione di S. Paolo ci aiuta a comprendere questa giornata così particolare subito dopo la festa del Natale: l’invito a Timoteo è il cuore di tutto il suo ministero. Essere fedele a Cristo vuol dire ricevere un mandato, una responsabilità, un ministero da vivere con i fratelli con umanità, affetto e tenerezza. S. Stefano ha saputo vivere la propria fede in Cristo e proprio con la sua testimonianza avvia altri alla vita cristiana; così è stato anche per S. Carlo che, attento al prossimo attraverso la carità, ha saputo trasmettere alle persone un’immagine viva di Dio che è amore per tutti i suoi figli. La ricchezza di ognuno diventa punto di partenza per l’edificazione della vita dell’altro. In questo giorno preghiamo per i nostri Vescovi e sacerdoti che, per dono ricevuto, sono chiamati a proclamare la Parola e presiedere la comunità cristiana, perché siano adulti nella fede, costanti nella carità, saggi nelle decisioni, chiari nel pensiero e forti nel perseguire il bene di ogni uomo. Preghiamo Signore Gesù, noi cerchiamo di penetrare nel tuo mistero d’amore attraverso le parole dei tuoi grandi testimoni che hanno dato la vita per te. Noi pure vogliamo dare la nostra vita per te. Concedici di comprendere le parole della Scrittura per conoscere il tuo cuore. (C. M. Martini) Impegno Settimanale Alla luce del Natale come posso “avviare” altri alla vita cristiana? [da: La Parola ogni giorno – Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste – Santità evangelica – Avvento e Natale 2010 – Centro Ambrosiano]