Ez 2, 1-10; Sal 13 (14); Gl 2, 10-17; Mt 9, 9-13 «Ascoltino o non ascoltino, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro». (Ez 2, 5a) Il profeta è una persona scomoda, è un uomo che non è ben accolto dalla sua gente, infastidisce perché mette in evidenza il male commesso. Lo sguardo profetico è un dono che appartiene a tutti i battezzati e li rende capaci di discernere tra il bene e il male. Spesso il profeta-battezzato deve annunciare con forza le conseguenze del male, ma è parte integrante dell’azione di salvezza: denunciare il male è il primo passo per scuotere le coscienze e indirizzarle alla Buona Notizia. Non si da salvezza senza liberazione dal male ma si può essere liberati dal male solo se lo si riconosce come fonte di schiavitù. Il profeta-battezzato sa che ha il Signore dalla sua parte quando annuncia la sua Parola, anche se scomoda per chi l’ascolta, e che l’annuncio più efficace è la sua testimonianza personale. Preghiamo Fammi giustizia Signore: nell’integrità ho camminato, confido nel Signore non potrò vacillare… Non siedo con gli uomini falsi e non vado con gli ipocriti; odio la banda dei malfattori e non siedo con i malvagi. (dal Sal 26)

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