Cattolici Ambrosiani: Prima domenica di Avvento Is 51,4-8; Sal 49 (50); 2Ts 2,1-14; Mt 24,1-31 «Non temete l’insulto degli uomini, non vi spaventate per i loro scherni!». (Is 51,7b) Straordinaria occasione quella che la liturgia ogni anno ci propone nel ritornare a contemplare il mistero della salvezza operata da Dio. In questa linea anche la figura di San Carlo ci mostra una formidabile certezza che il piano d’amore di Dio per l’uomo è ormai in atto e nulla lo può arrestare. Non possiamo impedire che il Padre ci ami e ci perdoni ogni giorno. Qui sta la fiducia del santo e di ogni credente: “mio canto e mia forza è il Signore” (cfr. Es 5,2). In questo modo ogni realtà umana passa in secondo piano: gli insulti, le parole vane, i tentativi di frenare l’impeto pastorale non hanno efficacia sul credente ormai tutto pre-so dal desiderio di realizzare l’opera di salvezza voluta da Dio. Questa obbedienza alla Parola che crea e genera la Chiesa richiede il silenzio e la contemplazione, la disponi-bilità e l’attenzione ad ogni segno divino. É il tempo dell’attesa e della vigilanza nel quale entriamo con gioia. Preghiamo Loderò il Signore con tutto il cuore e annunzierò tutte le tue meraviglie. Gioisco in te ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo. (dal Sal 9) Impegno Settimanale Ricerco i segni di carità operati dalla mia comunità cristiana. [da: La Parola ogni giorno – Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste – Santità evangelica – Avvento e Natale 2010 – Centro ambrosano]

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