Musulmani: festa del sacrificio (1) Ger 1,11-19; Sal 101 (102); Am 1,1-2; 3,1-2; Mt 7,21-29 «Ti faranno la guerra ma non ti vinceranno, perché io sono con te per salvarti». (Ger 1,19) La Parola di Dio quando è meditata a lungo e diventa parte di noi, è capace di farci da guida in mezzo alle tentazioni, diventa una vera corazza di fronte al male che è sempre pronto a scalfire le nostre certezze umane. La fiducia che anche San Carlo ci ha manifestato nasceva dalla contemplazione di Cristo Crocifisso: il suo silenzio era certezza in un Padre che non abbandona, era contemplazione di un mondo sempre pronto a distruggere il bene, apparentemente indifeso. Ma è proprio questa certezza, il Dio con noi, l’Emmanuele, la radice di eternità capace di una forza straordinaria che non solo resiste ma trasforma il male, lo an-nienta e lo riconsegna, nuovamente purificato, alla giustizia divina. Preghiamo Non è linguaggio e non sono parole, di cui non si oda il suono. Per tutta la terra si diffonde la loro voce e ai confini del mondo la loro parola. (dal Sal 19) (1) Aid al Adha. Giorno della festività solenne del sacrificio di Abramo, prima fra le principali ricorrenze islamiche; è “festa grande”. Viene celebrata una preghiera congregazionale e chi può esegue un sacrificio ricordando il sacrifi-cio del figlio Isacco. [da: La Parola ogni giorno – Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste – Santità evangelica – Avvento e Natale 2010 – Centro ambrosiano]

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