Mi 5,1; Ml 3,1-5a.6-7b; Sal 145 (146); Gal 3,23-28; Gv 1,6-8.15-18 «Io sono il Signore, non cambio». (Ml 3,6a) C’è sempre una tentazione che affiora quando ci mettiamo seriamente davanti a Dio ed è quella di pensare che di fronte al desolante scenario del mondo travolto da corruzione, difficoltà economiche, famiglie in preda alla difficile situazione di sbarcare il lunario, la responsabilità sia di Dio. Le responsabilità delle ingiustizie sono spalmate su tanti soggetti tanto che diventa impossibile attribuire la causa a uno solo. Allora Dio viene facilmente identificato come l’unico responsabile. Ma nella lettura di oggi Dio si rivela in modo diverso: lui è sempre lo stesso, non cambia, siamo noi che ci allontaniamo e anzi abbiamo necessità di scoprire chi oggi può indicarci la via per tornare a Lui. Scegliere di stare dalla parte di chi è fuori dai palazzi del potere, di stare con le file dei disperati, è scegliere la strada evangelica per incontrare Dio. Preghiamo Apri Signore i nostri cuori alla luce di Cristo. La testimonianza della comunità dei credenti sia tale che tutti possano credere in te. Impegno Settimanale Cerco di trovare segni della potenza della mano di Dio. [da: La Parola ogni giorno – Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste – Santità evangelica – Avvento e Natale 2010 – Centro Ambrosiano]