Ger 2,1-2a;3,1-5; Sal 76 (77); Zc 1,1-6; Mt 11,16-24 «Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvagie». (Zc 1,4b) É segno di umiltà ma anche di intelligenza dello Spirito, il riconoscere gli errori e le fragilità che hanno accompagnato un percorso di vita. É l’umiltà di chi, guardando bene il progetto del regno di Dio, corre ai ripari e accortosi di essersi allontanato dalla logica del vangelo, si rimette docilmente alla sequela del Maestro. Quale gioia riscoprire che l’amore del Padre è anche comprendere i segni che ci ri-portano a quello che conta. Guardiamo le nostre scelte e le nostre azioni: dovrebbero parlare tutte di Dio e del suo amore. Eppure a volte è possibile essere così annebbiati dal male da non saperlo più chiamare con il suo nome. Gustiamoci questo tempo di grazia e ricalibriamo la nostra rotta riprendendo le parole dell’apostolo Paolo: “Tutto quello che fate, fatelo nel nome del Signore” (cfr. Col 3,17). Preghiamo Tutti i sentieri del Signore sono verità e grazia per chi osserva il suo patto e i suoi precetti. Per il tuo nome, Signore, perdona il mio peccato anche se grande. (dal Sal 25) [da: La Parola ogni giorno – Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste – Santità evangelica – Avvento e Natale 2010 – Centro Ambrosiano]

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