Gen 3,22-4,2; Sal 118(119),9-16; Pr 3,11-18; Mt 5,17-19 Figlio mio, non disprezzare l’istruzione del Signore e non aver a noia la sua correzione perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto. Beato l’uomo che ha trovato la sapienza, l’uomo che ottiene il discernimento. (Pr 3,11-13) Dio è nostro Padre. Noi siamo figli di Dio. Come Padre si occupa e si preoccupa di noi, usando anche la correzione quando occorre. Certe esperienze dolorose, vissute forse come “castigo di Dio”, col trascorrere del tempo si sono rivelate invece momenti di grazia che ci hanno permesso di crescere in maturità. E’ proprio della sapienza saper scoprire e accettare tutto ciò. Sapiente è chi riconosce nella legge di Dio non un ostacolo alla propria libertà, ma un’indicazione sicura per raggiungere la vera e duratura felicità. E’ Gesù, sapienza del Padre che lo chiede oggi nel suo Vangelo, ricordandoci che non è venuto ad abolire la Legge e chi ne osserverà ogni minimo precetto sarà considerato grande nel regno dei cieli. Preghiamo Signore Dio nostro, fa’ che formati nell’impegno delle buone opere e nell’ascolto della tua Parola, ti serviamo con generosa dedizione, liberi da ogni egoismo. (dalla Liturgia) [da: La Parola ogni giorno – NASCERE DA ACQUA E SPIRITO – Santità battesimale – Quaresima 2011 – Centro Ambrosiano]