Gen 13,12-18; Sal 118 (119),33-40; Pr 4,20-27; Mt 5,31-17 Figlio mio, fa attenzione alle mie parole, porgi l’orecchio ai miei detti; custodiscili dentro il tuo cuore. Più di ogni cosa degna di cura custodisci il tuo cuore, perché da esso sgorga la vita. Tieni lontano da te la bocca bugiarda e allontana da te le labbra perverse. (Pr 4,20.21b.23-24) La parola nuova di oggi è “cuore” che, nell’AT indica la sede da cui scaturiscono decisioni, scelte e sentimenti che caratterizzano un uomo. Il Signore ci chiede di custodire questo luogo così importante perché non deve essere inquinato né fuorviato da desideri e pensieri non buoni: se in noi lasciamo entrare il bene, faremo opere buone, se entra il male, ne faremo di cattive. E’ la nostra libera volontà che può formare un cuore retto non incline al male. Dobbiamo saper dire dei sì o dei no, anche a noi stessi. “Sì” a ciò che è buono, anche se va contro corrente, “no” a ciò che è male, anche se di moda ed allettante. In questo campo tentennamenti, compromessi, non sono consentiti, aprirebbero spiragli al maligno. Preghiamo Signore onnipotente, attira verso di te i nostri cuori, poiché senza di te non possiamo piacere a te, sommo bene. (dalla Liturgia)  [da: La Parola ogni giorno – NASCERE DA ACQUA E SPIRITO – Santità battesimale – Quaresima 2011 – Centro Ambrosiano]

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