Visitazione della beata Vergine Maria Sof 3,14-18; Sal: Ct 2,8.10-14; Rm 12,9-16; Lc 1,39-56 "In quel giorno si dirà a Gerusalemme: Non temere Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente". Il giudizio o il verdetto menzionato nel v. 8 dello stesso capitolo 3 di Sofonia, è messo da parte. Il verdetto era stato di distruzione. Ora Dio muta la sentenza e rivolge a Israele e a Gerusalemme promesse di pace e prosperità. Dio, re di Israele, è in mezzo al popolo e la sua maestà è riconosciuta come tale. L’espressione ebraica «in mezzo» (bqrb) ricorre nel cap. 3 in ben cinque versetti. La presenza del Signore in mezzo a Sion comporta la gioia, l’esultanza e la scomparsa del timore (Sof 3,15-16). Il Signore stesso gioisce con Gerusalemme. Egli è intimamente partecipe della gioia di Sion (Sof 3,16-17): «come gioisce lo sposo per la sposa, così il tuo Dio gioirà per te” (Is 62,5). E’ molto bella questa immagine biblica di un Dio vicino e capace di condividere i sentimenti del suo popolo. Il legame di Dio con Gerusalemme ed Israele è un legame particolare; è proprio attraverso questo legame che Dio ha scelto di rivelare il suo amore per l’umanità. Il suo disegno sulle genti passa attraverso Israele e Gerusalemme. Anche se difficile per noi da comprendere, non possiamo fingere che il legame di Dio col suo popolo e la sua città non esista, o, peggio, riferire ad Israele solo le pagine di condanna e non queste di benedizione e di gioia. Preghiamo O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro. (dal Cantico dei cantici)