Es 24,3-18; Sal 49; Eb 8,6-13a; Gv 19,30-35 Uno dei soldati, con una lancia gli trafisse il fianco e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza perché anche voi crediate. (Gv 19, 34-35a.c) Ma cosa ha visto questo testimone che si preoccupa della nostra fede, guardando Gesù che muore in croce? Per avvicinarci alla sua esperienza prendiamo come lampada alcune parole della Scrittura e lasciamo che facciano luce per noi sul Crocifisso. Il mio servo sarà innalzato. Come agnello condotto al macello ha consegnato se stesso alla morte ed è stato trafitto per i nostri delitti (cfr Is 52,13-53,12). Non ne spezzerete alcun osso (Es 12,46) è scritto dell’agnello pasquale e il suo sangue segna coloro che Dio risparmia dalla morte (cfr Es 12,13). Vi sarà per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’iniquità e guarderanno a colui che hanno trafitto dice il profeta Zaccaria (Zc 13,1.12,10). Ora, in questa luce, che vediamo? L’agnello di Dio che toglie il peccato del mondo (Gv 1,29), il Figlio di Dio che è venuto con l’acqua e con il sangue (1Gv 5,6) e che consegnandoci i sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia ci comunica la sua stessa vita? Sia dato anche a noi di vedere e di credere. Preghiamo Molte sono le sventure del giusto, ma lo libera da tutte il Signore. Preserva tutte le sue ossa, neppure uno sarà spezzato. Guardate a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti. (dal salmo 33) [La Parola ogni giorno – Comunione inseparabile con il Signore. Luogo del nostro riposo – Settimane dopo Pentecoste 2010 – Centro Ambrosiano]

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