Gen 49,29-50,13; Sal 118(119),145-152; Pr 31,1-9; Gv 7,43-53 «Parole di Lemuel, re di Massa, che apprese da sua madre. Apri la bocca in favore del muto, in difesa di tutti gli sventurati. Apri la bocca e giudica con equità, rendi giustizia all’infelice e al povero». (Pr 31,1.8-9) Sono consigli dati ad un re che ha il compito di promuovere il bene dei suoi sudditi. E noi non abbiamo forse il dovere di volere ciò che è buono per il nostro prossimo? Quindi sono rivolti anche a noi. Sono esortazioni per un corretto uso della parola che va adoperata per difendere i deboli, per dar voce a chi non è ascoltato, per esprimere giuste sentenze anche a favore di miseri e poveri. Proprio come ha fatto Nicodemo che non esita a difendere Gesù davanti al sinedrio, anche se il tentativo non ha successo. Il Signore però giudica e ricompensa non in base ai risultati, ma guarda ai nostri tentativi, ai desideri sinceri di compiere il bene. I nostri successi sono in mano sua. Preghiamo Ci preceda e ci accompagni sempre la tua grazia Signore, perché sorretti dal tuo paterno aiuto non ci stanchiamo mai di operare il bene. (dalla Liturgia) [da: La Parola ogni giorno – NASCERE DA ACQUA E SPIRITO – Santità battesimale – Quaresima 2011 – Centro Ambrosiano]