Beata Maria Anna Sala, vergine

Nacque a Brivio (Lecco) il 21 aprile 1829, da famiglia agiata, quarta di otto figli. Le notevoli doti intellettuali di Maria Anna indussero i genitori a farla continuare negli studi inviandola nel collegio delle suore Marcelline di Vimercate, dove rimase dal 1842 al 1846, conseguendo la “patente di grado inferiore” per l’insegnamento nella scuola elementare. Tornata a casa, trascorse due anni in famiglia, maturando nel frattempo la sua vocazione religiosa. Entrò come novizia tra le Marcelline di Vimercate nel 1848, e l’anno successivo fu ammessa alla vestizione religiosa. Pronunciò i voti solenni il 13 settembre 1852, nella prima professione pubblica delle Marcelline, che in quel giorno furono canonicamente erette in Congregazione. Insegnò a Cernusco sul Naviglio fino al 1858, e poi a Milano, dove nel 1865 conseguì con esami pubblici la “patente di grado superiore” secondo le prescrizioni del nuovo governo italiano. Un doloroso carcinoma al collo la portò prematuramente alla morte, che avvenne il 24 novembre 1891. Il casuale ritrovamento della sua salma incorrotta nel 1920 e alcune grazie ricevute per sua intercessione portarono all’istruzione del processo per la causa di beatificazione, che rivelò in Maria Anna una santità nascosta, vissuta nella realizzazione quotidiana della propria vita religiosa. Nel 1977, presente Paolo VI, la cui madre, Giuditta Alghisi, era stata alunna dal 1883 al 1890 di Maria Anna, e che fu ascoltata come teste, veniva promulgato il decreto sulla eroicità delle virtù della Serva di Dio. Il 26 ottobre 1980 veniva beatificata da Giovanni Paolo II.

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