Redazione

La Diocesi ha affrontato l’argomento nel Convegno di Assago del 1986 in conseguenza del programma pastorale “Farsi Prossimo”. Qui si è collocato l’impegno educativo tra le diverse risposte che la comunità cristiana è chiamata a dare all’esigenza di contribuire alla promozione del bene comune vivendo la carità anche nei suoi aspetti sociali e politici.

La comunità cristiana deve essere convinta che la formazione educativa all’impegno sociale e politico fa parte dei suoi doveri primari, come proprio contributo, non unico, alla promozione del bene comune della “comunità degli uomini” in cui si trova a vivere, in attuazione del comando evangelico della carità.

Le difficili condizioni della convivenza civile e della politica, rendono sempre più urgente un nostro intervento per orientare la coscienza dei credenti verso una concezione della politica che a partire dal messaggio evangelico consenta di vivere adeguatamente i valori etici.

Diceva a questo riguardo l’Arcivescovo: “Occorre avere il coraggio di investire tempo, persone e mezzi, ancor più di quanto non si faccia ora, nella formazione delle coscienze cristiane adulte, per mettere la comunità sempre più in grado di assumere stili di corresponsabilità, di discernimento, di verifica, di programmazione intelligente.

Si attuino per questo iniziative organiche e coordinate nei Decanati per una formazione di base e per una formazione specializzata di operatori pastorali. Si crei parimenti una iniziativa di formazione e sostegno per i cristiani impegnati nel campo amministrativo e politico, con la proposta di itinerari rigorosi ed esigenti. Quest’ultima iniziativa, insieme con quelle di formazione specializzata già in atto, si potranno talora attuare più efficacemente a livello pluridecanale o diocesano. In questa linea si stanno elaborando nelle sedi competenti idonei strumenti formativi che verranno proposti ai Decani”.

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