L’Ufficio per i Beni Culturali dell’Arcidiocesi e le SDOP, propongo un corso per tutti i volontari parrocchiali che per passione o formazione scolastica hanno una attenzione ai Beni Culturali. Il corso, con sede presso l’Ambrosianeum di via delle Ore a Milano, inizierà sabato 8 marzo. All’atto dell’iscrizione si dovrà presentare la scheda firmata dal proprio parroco, o sacerdote di riferimento, proprio perché il corso vuole dare una visibilità a chi, magari, non sentendosi adeguato per insegnare catechismo o far giocare i ragazzi, si trova fuori dalle attività del volontariato parrocchiale. Il corso prevede una simbolica cifra di Euro 50,00 quale formale adesione e rimborso delle spese di segreteria. Il programma sarà presto distribuito in tutte le parrocchie. Il titolo riprende delle istruzioni di san Carlo Borromeo quando voleva dei Sacristi intelligenti per la cura degli edifici parrocchiali.
Redazione
Questo ciclo di lezioni, che rientra all’interno delle proposte formative dell’Arcidiocesi, per il tramite delle SDOP, ha l’ardire di voler attivare tutte quelle persone che per passione personale o per studi accademici, hanno una particolare sensibilità ai Beni Culturali ecclesiali.
San Carlo Borromeo, nel suo celeberrimo libretto sulle istruzioni per la curatela degli edifici di culto e delle suppellettili liturgiche, istruiva i custodi deputati alla conservazione e alla curatela di questo ampio patrimonio: i Sacristi. Oggi, nel passaggio che viviamo spesso queste figure non sono più presenti e, accanto alla loro scomparsa, dobbiamo lamentare anche il minore numero di sacerdoti residenti in ogni chiesa parrocchiale. Questo ha portato ad un depauperamento del patrimonio culturale più diffuso in Italia che è frutto della pietà popolare. Spesso dobbiamo lamentare furti di beni importanti in prima istanza per la storia di un tessuto sociale locale e poi, anche, per il loro valore materiale che, spesso però resta assai inferiore a quello che testimoniava il legame profondo tra la Società civile e il senso di appartenza ad un luogo, estrinsecato dalla chiesa o dal santuario locale. Chiese abbandanate perché poste in luoghi non più abitati, in situazioni oggi non più proponibili per la lontananza dai centri produttivi, restano in balia dei ladri e, prima ancora delle angherie del tempo.
Molte risorse potrebbero essere meglio impiegate se i luoghi sacri fossero oggetto di un costante monitoraggio. In questo senso proponiamo di recuperare il Sacrestano intellingente, proposto da san Carlo, quale figura pastorale che possa impiegare le proprie competenze in un volontariato specifico a favore della propria parrocchia o del territorio in cui vive.
Una figura capace di leggere i segni di un incipiente degrado, di capire se le condizioni microclimatiche di una sacrestia aperta solo in occasione della annuale Festa patronale, possono deteriorare i paramenti e gli arredi in essa conservati. Un volontario tecnicamente pronto a suggerire le strade per prevenire e rimandare l’opera del restauro. Il corso si pone come uno strumento formativo di appronfondimento su alcune casistiche proprie degli edifici di culto. Non ha pretese di esaustività e ancor meno si prefigge il compito di formare tecnici del restauro. A fianco del catechista o del lettore liturgico, del bravo animatore o dell’attento educatore, proponiamo la figura del volontario parrocchiale per i beni culturali, cioè un nuovo Sacrista intelligente.
Il corso, con sede presso l’Ambrosianeum di via delle Ore a Milano, inizierà sabato 8 marzo. All’atto dell’iscrizione si dovrà presentare la scheda firmata dal proprio parroco, o sacerdote di riferimento, proprio perché il corso vuole dare una visibilità a chi, magari, non sentendosi adeguato per insegnare catechismo o far giocare i ragazzi, si trova fuori dalle attività del volontariato parrocchiale. Il corso prevede una simbolica cifra di Euro 50,00 quale formale adesione e rimborso delle spese di segreteria.